Sono stati chiariti i dubbi sull’estensione, anche ai liberi professionisti, delle misure di sostegno al credito introdotte dal decreto Cura Italia per contenere gli effetti dell’epidemia Covid-19.
Attraverso una delle note esplicative pubblicate sul proprio sito, il M.E.F. precisa che non solo le micro, piccole e medie imprese (P.M.I.), ma anche i liberi professionisti, possono accedere alla moratoria sui prestiti concessi dalle banche.
Il M.E.F. finalmente fuga i dubbi sull’applicazione dell’articolo 56 del decreto Cura Italia.
La norma permette di avvalersi – mediante un’autodichiarazione – della sospensione totale o parziale di mutui, finanziamenti e canoni di leasing fino al 30 settembre 2020.
Raccomandazione CE n. 361/2003: il libero professionista esercita attività d’impresa
La questione riguardante l’accesso alle moratorie da parte di liberi professionisti è superata dall’esplicito richiamo, contenuto nell’articolo 56 del Cura Italia, alla definizione di mpresa contenuta nella Raccomandazione della Commissione Europea n. 361/2003.
A leggere la raccomandazione, per impresa si intende ogni entità “a prescindere dalla forma giuridica rivestita, che eserciti un’attività economica”. Vi rientrano, dunque, anche i professionisti!
Il M.E.F. ha definitivamente precisato che anche i professionisti hanno libero accesso alle agevolazioni.
Una volta chiarito l’ambito di applicazione, ecco una carrellata di articoli in cui mi occupo delle misure di sostegno alla liquidità di liberi professionisti e P.M.I. attraverso il sistema bancario:
- Coronavirus. Cura Italia: le principali misure su mutui, finanziamenti e leasing
- Coronavirus: per Banca d’Italia la moratoria dei mutui evita la sofferenza in Centrale Rischi
- Coronavirus: il modulo per sospendere mutui, finanziamenti e canoni di leasing
Coronavirus: ascolta il mio intervento a Spazio Impresa per Sud TV. Moratoria mutui, finanziamenti e leasing.
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