Contenzioso tributario

Decreto Fiscale: condono delle controversie ICI-IMU-TARSU-TARI-TOSAP 2019, come funziona?

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Il Decreto Fiscale (Decreto Legge n. 119 del 23 ottobre 2018, convertito in Legge 17 dicembre 2018 n. 136) permette ai Comuni di deliberare, entro il 31 marzo 2019, il condono delle controversie relative a tributi di loro competenza (ICI, IMU, TARSU, TARES, TARI, TOSAP ecc.) pendenti alla data del 24 ottobre 2018.

Il Comune può deliberare che i contribuenti possano definire tutte le liti fiscali pagando una percentuale delle sole imposte contestate, senza sanzioni e interessi, nella misura indicata nel seguente elenco sintetico: (altro…)

Cassazione, Sezioni Unite, n. 23397/2016 sulla prescrizione breve delle cartelle esattoriali.

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La Corte Suprema di Cassazione, con sentenza a Sezioni Unite n. 23397 del 17 novembre 2016 snoda le incertezze sulla prescrizione delle cartelle esattoriali e degli atti della riscossione in genere.

Il principio di diritto formulato risponde quesito se la mancata impugnazione della cartella di pagamento (nel caso affrontato dalla Corte recante crediti per omessi versamenti di contributi I.N.P.S.), oltre a determinare l’irretrattabilità della pretesa dell’ente impositore, determina anche l’effetto di “convertire” il termine breve di prescrizione quinquennale, previsto normativamente per i contributi previdenziali, in quello ordinario decennale. (altro…)

Tributi locali: mediazione tributaria obbligatoria per ricorsi di valore inferiore a € 20.000

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La riforma del processo tributario (Decreto Legislativo 24 settembre 2015, n. 156) introduce l’obbligo del procedimento di mediazione/reclamo per tute le controversie riguardanti l’accertamento, il rimborso nonché la riscossione di tributi di spettanza degli enti locali (tra gli altri, Comuni).
Il procedimento di mediazione/reclamo riguarda i ricorsi notificati a decorrere dal 1 gennaio 2016 riguardanti controversie di valore inferiore a € 20.000 [1].

Che cos’è il procedimento di reclamo/mediazione?

L’istituto del reclamo/mediazione consente all’ente locale l’esame preventivo del ricorso al fine di valutarne la fondatezza e verificare la legittimità della pretesa tributaria.
In questo modo il contribuente può evitare, anche per mezzo del raggiungimento di un accordo con il Comune, che la controversia instaurata con la notifica del ricorso, prosegua dinanzi al giudice tributario.

Presupposti di attivazione del procedimento di reclamo/mediazione

Come già anticipato il procedimento di reclamo/mediazione riguarda l’impugnazione degli accertamenti di tributi spettanti agli enti locali, nonché le controversie riguardanti i rimborsi di tali tributi.
Inoltre il reclamo/mediazione è obbligatorio per l’impugnazione di atti della riscossione notificati da Equitalia (cartelle di pagamento) ovvero per l’impugnazione di atti della riscossione ad istanza dei concessionari della riscossione privati per conto dei Comuni (ingiunzione fiscale).
E’ necessario che il valore della pretesa fiscale non superi l’importo di € 20.000. (altro…)

Come impugnare la cartella Equitalia non notificata al contribuente.

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Il contribuente può impugnare la cartella di pagamento della quale sia venuto a conoscenza solo attraverso un estratto di ruolo rilasciato su sua richiesta da Equitalia.
Il principio generale del processo tributario per cui i vizi di un atto non notificato possono farsi valere mediante impugnazione del primo atto successivo notificato, non ha portata assoluta.
L’invalidità dell’atto anteriore non notificato, nella specie ruolo e cartella di pagamento, può essere fatta valere anche prima ossia nel caso in cui il contribuente abbia conoscenza di una cartella di pagamento mediante estratto di ruolo da egli richiesto.
Così statuisce la Corte di Cassazione, con sentenza n.19704/2015 resa a Sezioni Unite il 2 ottobre 2015.

Nell’esprimere il principio di diritto appena sintetizzato, la Suprema Corte ha, in premessa, ritenuto doveroso chiarire la differenza non solo lessicale bensì tecnica tra “ruolo” esattorale ed “estratto di ruolo“. (altro…)

ICI, il ricorso avverso l’ingiunzione fiscale va proposto alla Commissione Tributaria.

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In materia di imposta comunale sugli immobili (ICI), da qualificarsi come tributo e non come entrata patrimoniale pubblica extratributaria, la controversia promossa dal contribuente avverso l’ingiunzione fiscale notificata dal Comune in pendenza è assimilabile alla controversia avente ad oggetto l’impugnazione del ruolo. Ne consegue che la decisione sull’impugnazione dell’ingiunzione fiscale spetta al giudice tributario.
A stabilirlo è la Corte di Cassazione, sez. Unite Civili – sentenza n. 29/16.

La controversia in materia di ICI è attribuita al giudice tributario.
Le Sezioni Unite hanno affermato che, in materia di opposizione all’ingiunzione per la riscossione di entrate patrimoniali dello Stato, il R.D. n. 639 del 1910 che disciplina l’ingiunzione, non deroga alle norme regolatrici della giurisdizione. (altro…)